31/08/2025
Con la fine di Agosto ci lasciamo alle spalle il mese che per tutti noi più corrisponde ai Campi estivi e Route (oltre che le vacanze).
Ogni branca ci ha raccontato cosa è stato per loro il campo vissuto. (Nell'ordine: Lupetti, Reparto, Clan)
Branco Rocce Azzurre 🐾
Quest’anno noi lupetti del Branco Rocce Azzurre siamo partiti alla volta del lago di S. Croce (Alpago), per trascorrere tutti insieme delle meravigliose Vacanze di Branco.
È stata una settimana in cui abbiamo avuto modo di conoscere molto da vicino il treno e i suoi orari, la nostra casa era infatti la stazione ferroviaria di S. Croce! Inizialmente la tribù degli Oglala, gli abitanti del posto, ci aveva convinti che il treno fosse una cosa terribile ma poi, col passare dei giorni, abbiamo scoperto che poteva essere anche una risorsa preziosa. Un giorno ci siamo saliti, arrivando fino a Vittorio Veneto, scoprendo così un posto per noi tutto nuovo. Per qualcuno è stata la prima esperienza in treno! Il divertimento era assicurato, con tanti giochi e attività manuali. C’erano anche momenti in cui stare più tranquilli e, in particolare con la preghiera, abbiamo scoperto quanto sia importante aiutarci gli uni gli altri. Non vediamo l’ora di vivere tutti insieme delle nuove cacce!
Branco Rocce Azzurre
Reparto Alte Cime ⛺
Sabato 26 luglio, noi esploratori e guide del Reparto Alte Cime siamo partiti per il campo estivo con lo zaino pieno di vestiti, attrezzi ed entusiasmo. La preoccupazione che si sentiva nell’aria è una sola: “Riusciremo a costruire il campo prima che piova?”
Proprio per questo motivo, una volta arrivati, abbiamo iniziato a montare rapidamente tende, angoli, cambusa e angolo del silenzio. La pioggia è infine arrivata, dopo il primo giorno, e ci ha tenuto compagnia per tutti gli 11 giorni, a volte tanto a volte poco, ma questo non ci ha scoraggiati, anzi! Abbiamo giocato, ballato, camminato e cucinato (anche fritto), il tutto con un obiettivo: trovare con le nostre tribù la meravigliosa città di El Dorado e divertendoci nel mentre.
Ora sono proprio le squadriglie che racconteranno quello che per loro è stato il campo di quest’anno:
“Quest'anno il campo scout si è svolto a Chies d'Alpago, in un luogo immerso nella natura, accanto a un ruscello che ci ha accompagnato per tutti i dieci giorni. Abbiamo costruito degli angoli molto belli, sicuramente migliori rispetto agli anni scorsi: più curati, funzionali e ben organizzati. Dormivamo in tenda, circondati dal silenzio del bosco e dal suono dell'acqua. Le giornate erano piene di attività, sfide e momenti di riflessione. È stato un campo intenso, divertente e ricco di soddisfazioni, che ci ha fatto crescere come gruppo.”
Squadriglia Falchi
“Eccoci il campo è terminato, ma le emozioni provate non svaniranno mai. Ogni tanto ci viene chiesto cosa facciamo a scout e la risposta non è facile, forse perché chi non lo prova, mai potrebbe capire le emozioni e le amicizie che si creano al campo.
Come Squadriglia Pantere abbiamo dato il massimo e torniamo a casa con uno zaino pieno di ricordi, pronto ad essere riempito con le esperienze del prossimo anno. Abbiamo finito un percorso ma ora è momento di iniziarne un altro lasciando andare chi è pronto per cambiare strada e accogliendo chi entrerà nella nostra, senza dimenticare mai quello che siamo stati.
Siamo grate a tutte le persone che ci hanno regalato un campo bellissimo e, con una punta di nostalgia, ringraziamo tutto il Reparto Alte Cime.”
Squadriglia Pantere
“Il campo di quest'anno è stato un'esperienza che ci ha cambiate. Abbiamo avuto la possibilità di imparare un sacco di cose nuove, ma la cosa più importante è che siamo riuscite a farlo insieme, superando ogni difficoltà unite e con il sorriso. Abbiamo creato un legame molto forte in squadriglia che ci ha permesso di vivere 10 giorni indimenticabili e pieni di gioia. Quello che ci portiamo a casa da questo campo è un'amicizia che porteremo sempre nel cuore.”
Squadriglia Kobra
“Il campo di quest’anno é stata un’avventura piena di momenti che non dimenticheremo mai. Abbiamo vissuto giorni fatti di risate, giochi, canti attorno al fuoco, ma anche di fatica e di imprevisti che abbiamo superato insieme. Non sono mancati i momenti difficili ma è proprio grazie a quelle difficoltà che siamo riuscite a legarci e unirci come fossimo davvero una famiglia, ascoltandoci e sostenendoci a vicenda. Abbiamo capito che essere una squadriglia non significa solo lavorare insieme, ma imparare a vivere insieme, valorizzando le qualità di ognuna. Pensiamo che il vero premio di questo campo sia stato la bellezza di condividere un’esperienza che ci ha fatte crescere, che ci ha fatto ridere e che ci ha regalato ricordi che porteremo dentro per sempre.”
Squadriglia Jaguare
Clan Horeb 🥾
“Seconda stella a destra,
questo è il cammino
e poi dritti fino al mattino"
Zaino in spalla. Scarponi allacciati. Crema solare in viso messa. L’ultima battuta prima di perdere il fiato tra le salite delle Dolomiti sul Brenta. Tutti pronti. Tre, Due, Uno. Si parte. “Fermi, fermi, fermi.” Voltatevi un attimo. L’ultimo sguardo al paesaggio mozzafiato.
Perfetto, ora possiamo davvero cominciare.
Quest’anno il Clan Horeb ha cambiato direzione, lasciandosi alle spalle il caldo delle ultime route e ha deciso di mettersi alla prova su nuovi sentieri. La nostra meta era il Massiccio dell’Adamello, alla ricerca in particolare dei laghi che lo popolano. Un’impresa che ha incontrato molte difficoltà. Infatti, proprio perché inesperti riguardo alla realizzazione di una route in montagna, eravamo spaventati dal percorso e dal peso dello zaino. Siamo riusciti però ad affrontare le nostre paure ed insicurezze e ora possiamo raccontare con orgoglio la nostra avventura. Abbiamo vissuto sei giorni fuori dal mondo, in una bolla dove abbiamo avuto l’occasione di creare legami più forti e avventurarci in un viaggio, non solo fisico, ma anche introspettivo. Abbiamo affrontato una tematica che avevamo molto a cuore: la paura di diventare grandi, attraverso la celebre storia di Peter Pan. Le nostre paure sono state ascoltate e i nostri desideri sono stati espressi e portati via nel cielo dalle stelle cadenti nella notte di San Lorenzo. Durante il cammino ci hanno accompagnato un Peter Pan con il gomito un pò troppo alto insieme ad una Wendy romana e ad un Capitan Uncino che aveva una relazione con Spugna. Grazie a loro abbiamo trascorso serate indimenticabili tra risate e voglia di divertirci. E’ stato un viaggio alla scoperta di noi stessi, come singoli e come comunità. Abbiamo infatti approfittato della solitudine che la montagna porta per scoprire i nostri compagni di merende. Nuovi talenti e personalità sono stati accolti nel gruppo e dai nostri capi, che li hanno celebrati alla fine del campo con nuovi, affettuosi e meritati soprannomi. Una Route dove ci siamo tutti sentiti parte di una grande famiglia: il nostro Clan.
Clan Horeb